Endometriosi e Alimentazione: Un Approccio per Gestire i Sintomi
Alimentazione per l'Endometriosi: più consapevolezza per gestire al meglio i propri gusti, abitudini e sintomi.
3/28/20254 min read


Che Cos'è l'Endometriosi?
L'endometriosi è una patologia complessa che colpisce numerose donne in tutto il mondo. Si verifica quando il tessuto endometriale, normalmente presente all'interno dell'utero, cresce al di fuori di esso, coinvolgendo aree come le tube di Falloppio, le ovaie e il peritoneo. L'endometrio è sottoposto a modifiche del suo spessore durante le fasi del ciclo mestruale, poichè risponde delle fluttuazioni ormonali delle varie fasi. Quando esso si ispessisce nelle sue normali sedi, gli ormoni possono contribuire all'ispessimento, fibrosi e infiammazione anche nelle altre sedi ed è qui che nascono i problemi. Questo processo anomalo porta a un'infiammazione dolorosa e a diversi sintomi che possono influire significativamente sulla qualità della vita.
La diagnosi spesso è molto difficile, richiede tempo e genera molta frustrazione nelle donne che ne soffrono. Lo stigma del "è normale che col ciclo hai dolori" necessita di essere superato, poichè un dolore invalidante, cronico e che inferferisce con le normali attività quotidiane NON è normale. Spesso c'è la tendenza a giudicare come esagerate le donne che lamentano problemi mestruali o durante i rapporti, ma dovremmo essere a conoscenza delle tante problematiche silenziose sottostanti. Infatti, i sintomi tipici associati all'endometriosi sono dolore pelvico cronico, dismenorrea (ciclo mestruale doloroso), dolore durante i rapporti sessuali e sensazione di discomfort a livello urinario e rettale.
Il gold standard per la cura dell'Endometriosi è, secondo la fondazione italiana Endometriosi, la Laparoscopia. Si tratta di un approccio chirurgico molto accurato e preciso volto a rimuovere gli infiltrati endometrali o attraverso l'escissione chirurgica meccanica oppure mediante ablazione con calore o laser. Oltre a questo, ci sono approcci farmacologici e nutrizionali volti ad agire sul fattore primario che determina i sintomi, ovvero l'infiammazione (Fondazione Italiana Endometriosi).
Il Ruolo dell'Alimentazione nella Gestione dei Sintomi
Un aspetto fondamentale per le donne affette da endometriosi è la dieta. Attraverso l'alimentazione, è possibile ridurre i sintomi e migliorare il benessere generale. È importante considerare che non esiste una dieta universale per l'endometriosi, ma alcune modifiche alimentari possono rivelarsi benefiche. Alcuni studi suggeriscono che una dieta specifica possa contribuire a ridurre l'infiammazione, un fattore chiave nella gestione della malattia.L’obiettivo è quello di migliorare l'infiammazione e la sintomatologia globale dell’endometriosi, attraverso una gestione dell'insulina, degli alimenti antiinfiammatori e pro infiammatori (Fondazione Italiana Endometriosi) Una dieta corretta per l'endometriosi aiuta a migliorare l'energia durante le attività quotidiane, l'umore e di conseguenza la qualità della vita in generale. In particolare, un'alimentazione ad hoc per l'endometriosi aiuta:
a ridurre il dolore pelvico;
a migliorare la digestione e il gonfiore addominale;
a migliorare il rapporto tra alimenti pro-infiammatori come gli alimenti che contengono molti omega6 e alimenti antiinfiammatori,che contengono molti omega3;
al miglioramento della funzione epatica per la detossificazione di eventuali farmaci e dei livelli di estrogeni e ormoni circolanti;
al miglioramento del profilo ormonale;
Disclaimer: non esiste la dieta perfetta PER l'endometriosi, ma esiste la dieta che, adattata al singolo e alle sue sintomatologie, aiuta a convivere molto meglio con questa patologia.
Alimenti Consigliati e Abitudini Alimentari
Le donne che convivono con l'endometriosi dovrebbero basare l'alimentazione su una riduzione dei cibi processati e industriali, ricchi di omega 6 e zuccheri semplici che sono coinvolti nel processo dell'infiammazione, i primi poichè sono precursori delle prostaglandine e interleuchine infiammatorie e i secondi poichè coinvolti nell'aumento dell'insulina. Oltre a ciò, è bene puntare su cibi semplici, di qualità e con meno ingredienti industriali possibili. Buona pratica è includere e aumentare la varietà di frutta e verdura fresca e di stagione, che apportano vitamine e minerali essenziali, nonché antiossidanti e fibra alimentare, che modula positivamente il microbiota intestinale e i processi digestivi. Inoltre, i vegetali sono ottima fonte di composti fenolici antiossidanti come i Polifenoli,flavonoidi e antiinfiammatori come la Quercetina e la curcumina.
Un nutriente fondamentale in tutti i protocolli antiinfiammatori è la classe degli acidi grassi OMEGA 3 (EPA e DHA) che riducono l'infiammazione cellulare e sono benefici anche per la riduzione del rischio cardiovascolare. Gli omega 3 li troviamo nel salmone, nella frutta a guscio, nel pesce azzurro come le sardine,alici, sgombro , ma anche in semi di chia, semi di lino, semi di girasole, Avocado e oli vegetali (SINU).
I cereali integrali sono da preferire, sia per l'apporto di fibra e di preziosi minerali contenuti nella crusca, per l'indice glicemico inferiore rispetto ai cereali raffinati e di frumento bianco. Il cereale integrale causa un minor innalzamento della glicemia, per l'apporto di fibra maggiore, rispetto al corrispondente non integrale. Glicemia più stabile significa anche avere livelli di insulina più stabili.
Quali alimenti andrebbero ridotti in presenza di Endometriosi ?
carne rossa: associata ad un aumento dell'infiammazione mediante le prostaglandine. Meglio scegliere carne bianca di qualità, possibilmente allevata con filiera controllata, senza antibiotici.
grano e derivati come pasta, pane e prodotti da forno confezionati: le proteine del glutine possono avere un effetto pro-infiammatorio nell'endometriosi, inoltre il grano e i prodotti derivati sono a più alto indice glicemico. Possono essere sostituiti con cereali come grani antichi, quinoa, farro, orzo, grano saraceno.
zucchero semplice da tavola: a livello cellulare causano una risposta infiammatoria. Bisognerebbe limitarli al minimo e prediligere alimenti puri. Anche dei dolcificanti artificiali non bisogna abusarne, poichè possono alterare fortemente il microbiota intestinale e causare iperfermentabilità intestinale con gonfiore e flatulenza;
caffè: il caffè può avere un effetto infiammatorio e irritante per l'endometriosi;
fritto: il fritto è spesso associato ad un aumento dell'infiammazione mediante le prostaglandine, a causa del contenuto di omega6 in eccesso rispetto agli omega3 negli oli utilizzati per la frittura;
alcool: l'alcool aggiunge tossicità nell'organismo e affatica il fegato, che dovrebbe essere al massimo delle sue funzioni per l'eliminazione degli ormoni in eccesso;
soia e derivati: la soia contiene fitoestrogeni, che simulano gli estrogeni endogeni e stimolano eccessivamente l'endometrio;
latticini: sono correlati all'aumento dell'infiammazione mediata da prostaglandine per via del contenuto di caseina, una proteina presente nel latte e derivati. Formaggi come la ricotta oppure latte e derivati di capra hanno un minor contenuto di caseina, per cui possono essere mangiati più frequentemente.
Queste linee guida (Fondazione Italiana Endometriosi) sono valide per gestire l'endometriosi dal punto di vista alimentare e poter assumere uno stile di vita più adatto per questa patologia, ma ciò che conta è personalizzare in base alla necessità di ognuno di noi le varie fonti alimentari da prediligere. Seguire un'alimentazione per l'endometriosi NON significa non poter mangiare carboidrati, non mangiare mai pizza oppure un cibo che tanto amiamo in compagnia, ma significa imparare a conoscere il corpo, gli effetti che i vari alimenti hanno su di noi e cosa poter fare per stare meglio.
Ciò che conta, è sempre l'equilbrio, il buon senso e la consapevolezza.
Sofia
dott.ssa sofia pallante
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